martedì 27 agosto 2013

Turnover di colleghi

Da qualche giorno abbiamo un nuovo collega, che non è un ragazzino, come verrebbe naturale pensare quando si parli di "un nuovo collega", ma un attempato signore ultracinquantenne con la panzetta e pochi capelli, pacioso come un ultracinquantenne orsetto di peluche.
Arriva nel nostro settore per ricoprire una posizione lasciata vacante da un vecchio collega che ci ha lasciati, che non era un anzianotto a cui è preso l'infarto, come verrebbe naturale pensare quando si parli di "un vecchio collega", ma di un trentaduenne che ha trovato un altro lavoro.

Il nostro nuovo collega si chiama Sauro, e quindi lo chiamiamo tutti "Il Signore degli Anelli".
Di fianco alla sua scrivania c'è il tritacarta, strumento la cui utilità abbiamo sempre messo in gravissimo dubbio e che abbiamo usato un'unica volta per far sparire il cartello anonimo "Al capo piace l'uccello", ma che ha finalmente acquisito un suo motivo di essere: l'abbiamo ribattezzato "il Monte Fato" e devi riuscire a portarci la carta e tornare alla tua scrivania evitando gli elastici lanciati dai colleghi.
Gli elastici sarebbero i Nazgûl.
E insomma ci divertiamo.

Sauro non capisce, gli sfugge la sottigliezza della nostra simpatia, ha però intuito di essere in qualche modo al centro dello scherzo. Questa mattina, che con le risate eravamo particolarmente su di giri, si è inalberato (come un Ent! Ha fatto così: video) e ci ha detto che non era più disposto a subire le nostre prese in giro.

martedì 16 luglio 2013

Cani e genitori, gioie ed odori

La settimana scorsa Ivan IlTerribile è stato coi nonni.

Quanti ringraziano il cielo per l'esistenza dei nonni a cui lasciare i bambini mentre vanno al lavoro? Per me è lo stesso, applicato però all'orribile canide.

E così, mentre ero in ufficio, Ivan ha ricevuto tutto ciò che gli necessitava: ha mangiato (crocchette), ha fatto i bisogni, ha mangiato (una cazzuola), è stato al parco, ha mangiato (un albero), si è rotolato in una chiazza di vomito, ha mangiato (un cestino della spazzatura), si è rotolato in un cumulo di sterco di maiale, ha mangiato (una scrofa), si è rotolato in uno spurgo di fogna, ha mangiato (una bicicletta e relativo ciclista), e per finire si è rotolato tra i cadaveri di una fossa comune.
Naturalmente li ha mangiati.

Dopodichè, i nonni lo hanno imbozzolato con una gomena rubata durante l'ultima crociera estiva e me lo hanno lasciato fuori dalla porta di casa a stagionare.

Tornato trullo trullo dal lavoro e trovata la mummia di Ramesse II sullo stuoino, l'ho incautamente srotolata senza rendermi conto del rischio che correvo. L'equivalente canino della maledizione del faraone ha colpito il mio naso con la forza di mille braccia e ciascuna di quelle braccia teneva in mano una fialetta puzzolente.

venerdì 31 maggio 2013

Rospi da ingoiare

Leggo oggi sul Fatto Quotidiano che la disoccupazione giovanile ha raggiunto il 40%.

Mostro non fa più parte di questa percentuale di disoccupati, giacchè ha recentemente trovato lavoro.

Da quasi due mesi è stata assunta da una grande azienda per fornire consulenza nella gestione della clientela nelle farmacie, con particolare attenzione alla fascia della terza età.

Ha seguito un corso intensivo di due settimane, le hanno dato il cellulare, l'ipad, l'auto, un camice, le pantofole da medico, tanta documentazione da studiare e uno stipendio.

Finalmente formata in tutto e per tutto, ha cominciato l'attività, che consiste in questo:
forte di una lista di farmacie che hanno contattato la sua azienda per richiedere un consulente, lei si presenta sul posto la mattina, si accorda brevemente con i titolari su come gestirà la giornata, si piazza vicina al banco e quando si presenta qualche noioso anziano di quelli che raccontano tutti i fatti loro e bloccano la fila finchè la gente dietro non decide di cambiare farmacia, lei lo inghiotte.

martedì 11 settembre 2012

Captazione

Ho captato un discorso tra due colleghe in corridoio, tornando dalla pausa pranzo.
Una diceva all'altra, "ma come stai bene".
L'altra le rispondeva, "grazie, dai, non esageriamo. Mi hanno stirata sabato".
Mentre entravo in ascensore pensavo che queste cose possono succedere a chiunque, basta una disattenzione mentre attraversi.
A lei comunque non è andata poi male, ho visto gente messa molto peggio.
Le sono rimasti solo i capelli più lisci.

martedì 21 agosto 2012

Il lavoro logora chi ce l'ha


Travolto dal ritorno dalle vacanze, ho perso di vista molte cose importanti che avrei dovuto fare, non ultima aggiornare questo blog. 
Nello specifico, avrei dovuto aggiornarlo almeno 6 mesi fa, ma quando torni dalle vacanze sei così confuso che non ricordi nemmeno che giorno sia oggi, figurarsi le cose vecchie di mesi! 

Poi io in particolare, quando rimetto piede in ufficio dopo due settimane di ferie, non ricordo nulla. 

Dapprima mi si vede entrare nel palazzo con aria ebete, guardarmi in giro con pupille dilatate, sperso, come se mi stessi domandando cosa ci faccio lì, avvicinarmi alla timbratrice a piccoli passi, lenti, circospetti, come una mucca che si avvicini ad un fast food. Passare con delicatezza il badge e, con evidenti remore, andare verso l'ascensore e salire in ufficio. 

Poi finalmente vado in vacanza. 

Di ritorno dalla vacanza vado dritto sparato al tornello, timbro e filo garrulo all'ascensore, schiaccio il tasto  fischiettando Don't worry Be happy, entro in corridoio con una piroetta, mi fiondo in ufficio sparando grandi cinque a mani immaginarie, mi siedo su una sedia e non appena guardo il monitor: SBRRRAAAAAAAAAAAAAAAM!!! 
Tutto torna alla mente. 

E subito occhi vacui... guardarsi intorno circospetto... allontanati lentamente... piano... non farti vedere... striscia verso la porta... muuuuuuuuuu...