mercoledì 15 settembre 2010

Discorsi (4)


MARTEDI', 10 AGOSTO 2010
Stamattina ci siamo svegliati al canto del gallo.
Non sappiamo chi dei nostri vicini di tenda avesse un pollaio, ma la gente in campeggio si porta appresso le cose più strane.
C'era anche un qualche altro strano uccello che faceva PRUUU! PRUUU!, che però era niente in confronto a quello che faceva URRAGAAA! URRAGAAA! e zero totale in confronto a quello che cantava Sere Nere di Tiziano Ferro.

In mezzo a questo bel cantico delle creature abbiamo smontato la tenda e siamo partiti verso il nulla, senza una meta precisa se non col chiaro intento di allontanarci dall'uccello di Tiziano Ferro, che detta così sembra una cosa ambigua ma non lo è.

La strada verso sud era molto stretta e perniciosa, ma il panorama decisamente mozzafiato. Siamo arrivati fino a Galeria e qui ci siamo fermati per fare il bagno.

Avessi saputo che anni fa qui sono stati avvistati degli squali col cavolo che l'avrei fatto, il bagno! L'unica cosa che mi viene in mente di peggio degli squali di Galeria, sono gli squali di platea. O peggio ancora di platessa, che tu credi di mangiare un filetto alla sorrentina e invece sbuca fuori dal piatto uno squalo tigre e sei morto!

Il pranzo a base di panini e formaggio l'abbiamo per fortuna consumato ben lontani dal mare, che si sa che gli squali tigre sono ghiotti di formaggio.

Si riparte ancora verso sud sulla stessa strada ancora più stretta e perniciosa di prima, ma la vista è addirittura meglio. Non mi capaciterò mai del perchè i corsi abbiano piazzato dei panorami così belli tutt'intorno a strade così scomode. Io al posto loro li metterei vicino ad una superstrada, con tante piazzole di sosta in cui fermarsi per fare le foto. Se non vicino ad una superstrada, almeno ad un qualcosa con una carreggiata un po' ampia, come un corso. Invece no. I panorami in Corsica sono tutti lontani dai corsi. Paradossale.

Lungo il tragitto ci fermiamo a Piana, grazioso paesino per niente pianeggiante. Paradossale 2.
Facciamo un giro al mercatino delle pulci, poi compriamo un gelato da 4,50€. Ormai è assodato che qui il gelato sia come l'oro e difatti all'ingresso della chiesa del paese non c'è la cassetta per le offerte, ma un frigo dei gelati. E' la cosa più strana che mi sia capitato di vedere in chiesa dopo quella volta della transustanziazione di castori-balena.
Ci innamoriamo di questo posto e ci fermeremmo qui anche altri 4 o 5 secondi, ma non è sicuramente Piana il luogo dove troveremo da dormire, quindi ripartiamo alla ricerca del nuovo campeggio. Trovarne uno non è così facile, perchè tutti quelli in cui incappiamo sono pieni fino al midollo e Mostro è un po' agitata, che l'unica cosa al mondo di cui ha paura sono i campeggi pieni.
Finalmente sopraggiunge la salvezza sotto forma del camping U Sommalu. Montiamo tutto e prenotiamo baguette e brioches per il giorno successivo al minimarket. Poi cuciniamo, quindi vediamo un UFO che solca il cielo.

Ora, secondo Mostro era un semplice aereo e gli alieni non esistono, infatti sul suo pianeta a chi sostiene di aver visto un UFO legano insieme le antenne e poi lo torturano col solletico sotto tutte e sei le zampe.
Io sono invece convinto che ci sia vita su altri mondi e, mentre espongo le mie teorie, improvvisamente scopriamo dei segni di vita anche dalla pancia di Mostro. Ciò ci riempie di gioia considerando che ogni volta che è a più di due parsec dal bagno di casa non riesce ad andare di corpo. Invece stasera, dopo appena tre giorni, comincia a percepirsi qualche benaugurante borborigmo.
Forse nelle prossime ore avvisteremo la sua cacca.

La notte è molto burrascosa: oltre ad essere una piaga perché non caga, Mostro è anche una piaga perché ha male ai reni, anche se non siamo sicuri che siano proprio i reni dato che il dolore si sposta ora a destra, ora a sinistra, ora al centro, ora a me (quando la prendo in giro e mi schiaffeggia con la coda).
Inizialmente aveva ceduto teneramente al sonno mentre le leggevo le eccitanti avventure di Oliver Twist, ma poi si è risvegliata per il dolore e lì ne abbiamo provata di ogni, per farla dormire: di schiena, di pancia, di lato, a testa in giù come un pipistrello, con la testa nella sabbia come uno struzzo, ma niente, le faceva sempre male.

Allora ho provato a farle un massaggio, ma niente.
Quindi le ho offerto il mio Aulin scaduto, ma, com'è come non è, non l'ha voluto.
A quel punto le ho sparato il butano del fornelletto in una narice e lì finalmente si è addormentata.

Nota: 
domani acquistare fucile con dardi sonniferi.


1 commento:

  1. leggendoti ad un tratto (saranno le troppe canne) mi sono chiesto : ma cos'è la comicità? perchè ridiamo ?
    boh

    RispondiElimina