mercoledì 16 marzo 2011

Australia, terra di canguri e orrendi film


Ho da poche ore finito di vedere Australia su Canale 5 e vorrei commentarlo.
In genere non guardo la televisione, ma questo film in parte mi incuriosiva, in parte mi piace Baz Lurhmann e inoltre voleva vederlo Mostro e mi ha obbligato.
Sappiate che nel prosieguo di questo post inserirò delle anticipazioni (in gergo spoiler) per cui, se non avete ancora visto il film e avete intenzione di vederlo, non fatelo che tanto fa cagare.

Australia è una grandiosa epopea ambientata per una fortunata coincidenza proprio in Australia, così non hanno neanche dovuto cambiare il titolo.
La storia si svolge nel 1939 e racconta del bambino meticcio Nullah che, con l'appoggio di un'aristocratica vedova inglese, combatte un'epocale battaglia contro l'articolo determinativo.

Il film inizia, come detto, che è il 1939.
Fin da subito tutti si dannano l'anima per inculcare nel piccolo Nullah un po' di capacità linguistiche, ma lui proprio non vuole saperne. Dapprima il mandriano Fletcher ci prova a suon di schiaffi, ma con risultati talmente scarsi che viene licenziato ed allontanato dal ranch.
Lady Sarah Ashley tenta quindi con la dolcezza e con frasi semplici.

"Ripeti, idiota: mi piace il miele".
"Piace miele".

"Guardo il cavallo".
"Guardo cavallo".

"Canto la canzone".
"Ti canto a me".

Lady Ashley perde tutto l'entusiasmo e decide di portare il bimbo nella città di Darwin, dove vivono logopedisti assai in gamba.
Mette quindi insieme gli squinternati abitanti del ranch, armi e bagagli, 1500 vacche che mai uscire senza, e parte alla volta della città.

Il mandriano Fletcher, che benchè scacciato da Lady Ashley ci tiene all'educazione del piccolo ritardato e ne fa un punto d'onore, prepara un piano per far schiacciare il bambino dalla mandria di vacche inferocite dopo aver sentito decantar miracoli sulla terapia d'urto.
Purtroppo il nonno del bambino, lui sì un vero aborigeno tutto d'un pezzo che ha il buon gusto di conoscere bene la propria lingua e di usarla raramente, si mette in mezzo e intonando For all the cows dei Foo Fighters ferma le bestie, che si sfogano spiaccicando l'eroico contabile Flynn.

L'eroico contabile Flynn, fino a poco prima ubriacone e anche un po' traditore, in punto di morte suggerisce al buon mandriano Drover (che fin qui si segnala solo per essersi fatto la doccia) di ripescare la bottiglia di genepy che stava contrabbandando nel sotto carro e far ubriacare Nullah, che magari l'alcol gli dà una svegliata.

Invece Drover e Lady Ashley si scolano la bottiglia, ballano il foxtrot e si baciano dietro ad un baobab. Qui si scopre che Drover non è vergine e tutti se ne rimane assai sorpresi.
Al che - dopo qualche altro evento di relativa importanza - si arriva che Nullah viene mandato sull'isola dei bambini famosi con la supervisione di un DJ che non è DJ Francesco, ma un prete che divide il suo tempo tra far cantare i ragazzini e la radio.
Siccome anche qui la permanenza di Nullah sembra non portare ad evidenti miglioramenti, proprio quando si sta per scoprire che la colpa è tutta di una disfunzione della ghiandola pineale, i giapponesi si rompono i coglioni e lo bombardano.

Caso vuole che Drover e il suo amico Magarri (in questa foto) arrivino sull'isola e salvino tutti i bambini, ma ad un prezzo assai salato: per dare a Nullah la possibilità di imparare a parlare come Dio comanda, Magarri sacrifica la sua stessa vita in un combattimento contro i ninja dell'Imperatore Hirohito mentre Drover lo guarda immobile dalla barca circondato dai bambini, come Capitan Findus.

I giapponesi non si danno per vinti e vanno a bombardare anche Darwin, ma l'astuto evoluzionista si traveste da tartaruga delle Galapagos e riesce a scappare alla furia gialla. Non si salva invece l'ex mandriano Fletcher, ora vicesindaco dell'Australia, che inciampa su una bacchetta giapponese abbandonata da un pilota in riposo post-prandiale e muore trafitto da parte a parte.

Poichè il bombardamento dei giapponesi su Darwin storicamente data 19 febbraio 1942 e il film inizia che è il 1939, il piccolo Nullah non concorda un articolo che sia uno nell'arco di ben tre anni.
Tre anni, sant'Iddio!

Alla fine, tutti sfiniti, lo mandano a calci in culo a vivere col nonno boscimane.


1 commento:

  1. la cosa piu' bella è stata qualche scena del mago di oz!!!

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