giovedì 10 marzo 2011

Rene per una notte


Oggi, 10 marzo, si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Rene
A quanto pare, in Italia, il 60 per cento delle persone non sa perché i reni si ammalano.
Il restante 40 per cento è in dialisi.

Di quel 60 per cento, circa 3 su 10 - dimostrando un'enciclopedica e assai preoccupante ignoranza - pensano che l'unica funzione dei reni sia quella di fare male quando corri. 
Invece quello è il pancreas.

Altri 2 su 10 hanno recentemente venduto un rene per pagarsi i debiti. 3 su 10 hanno recentemente acquistato un rene. 
Il fatto che siano più quelli acquistati che quelli venduti dimostra che l'Italia soffre di una grave insufficienza renale. Essere importatore netto di reni pesa negativamente sulla bilancia commerciale del Paese ed è ulteriore dimostrazione del consueto e vergognoso ritardo di civiltà di cui soffre la società italiana.

Purtroppo, finchè il Belpaese non sarà in grado di autoalimentare il proprio mercato del rene senza ricorrere all'import dall'estero, non potrà mai raggiungere la piena autosufficienza economica e resterà dipendente dai fornitori di tale materia prima, come la Renania.

La carenza di reni in Italia è storicamente documentata, ma negli ultimi anni ha raggiunto dei picchi critici sfociando in escalation di violenza la cui eco è rimbalzata su tutti i media mondiali. La mia generazione ricorda ancora con vividezza quando, a metà degli anni '80, i giornali riportarono la sconcertante notizia del rinvenimento di un giacimento di reni sulle Alpi Posce.
Migliaia di diabetici affluirono sul posto da tutta la penisola con una nuova luce di speranza negli occhi, ma la notizia si rivelò tristemente una delle più grandi bufale mai diffuse dalla stampa: quando si scoprì che non di reni si trattava, bensì di una molto più semplice miniera di fagioli giganti, la furia della folla fu tale che le Alpi Posce non esistono più.

Questa storia ci dà, tuttavia, uno spunto più leggero che ci permette di rispondere ad una curiosità, cioè il perché la forma dei reni richiami quella dei fagioli.
Secondo gli antropologi tali organi assunsero questa forma nel corso di migliaia di anni di evoluzione, da quando, cioè, l'Homo Habilis scoprì che erano molto buoni con le cotiche.

Scherzi a parte, le malattie del rene sono una brutta bestia! In giro per le piazze italiane sono state organizzate visite gratuite e iniziative di sensibilizzazione. Partecipate!
Il testimonial è Renée Zellweger
Non so, li confondo sempre.

3 commenti:

  1. Questo è il post per Olga, l'esperta renista! Glielo manderò...
    Love

    RispondiElimina
  2. La mia generazione, che poi più o meno è anche la tua e quella di tutti quelli della nostra generazione, ricorda ancora davvero a cavallo fra gli anni '80 e '90 le leggende urbane dei trafficanti d'organi. Furgoni-ambulanza che adescavano ignari passanti per sottoporli a rimozione forzata solitamente proprio dei reni, ma non solo.
    Adesso fortunatamente questa minaccia sembra stata debellata.

    Già che siamo in argomento, ho uno stock di 10 cornee, come nuove, faccio sconti in caso di acquisto multiplo. Se qualcuno è interessato può lasciare il suo numero qui sul blog.

    RispondiElimina
  3. Dajo, i furgoni di trafficanti d'organi erano una triste realtà con cui tutti abbiamo avuto a che fare, direttamente o indirettamente.
    E' un fatto che a metà degli anni '90 il Governo lanciò una campagna di prevenzione per insegnare ai giovani che quando si andava a ballare era meglio lasciare i reni in posto sicuro e conosciuto dai parenti.

    RispondiElimina