mercoledì 2 novembre 2011

Lingue morte


Il mondo si divide in due grandi categorie: quelli che usano il pronome "gli" anche per il plurale e quelli che invece usano, correttamente, il pronome "loro".

Della prima categoria fanno parte quelli che dicono: "ho chiamato i miei amici e gli ho detto che stasera non ci sono".
Della seconda fanno parte quelli che dicono: "ho chiamato i miei amici e ho detto loro che stasera non ci sono".

Vorrei bullarmi di far parte della seconda categoria, ma ammetto con vergogna di far parte della prima.

L'altra sera mi è capitato di parlare con un'amica di Mostro, una ragazza per bene, normale, insospettabile, grandi tette, e lei ha proprio enunciato una frase con "ho detto loro".

L'ho guardata assorto e ho pensato: "ma come parla bene! ...Ma cavolo, è giusto! Perchè a me parlare nel modo corretto sembra strano? Perchè devo assuefarmi all'errore?". Che è bellissimo sentire uno che parla al passato remoto usando il passato remoto, ed è stato bellissimo sentir usare il pronome plurale per le persone plurali. L'ho guardata veramente con ammirazione, rivedendo in lei una rivincita del buon gusto, della buona creanza, del buon parlare, della giustezza della lingua e un moto di fierezza mi ha coinvolto e mi ha spinto su ali d'ebrezza ad essere più come lei, a voler recuperare il senso della pulizia e della coerenza della lingua, da cui discende un intero modo di essere migliori in ogni aspetto della nostra umanità.

Mentre pensavo queste cose, lei ha ruttato.

"Hai fatto bene a dirgli così", ho concordato io.

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