mercoledì 22 luglio 2009

Un inizio brillante e poi via liscio...

Oggi è il primo giorno di questo blog.
Nasce così, perchè ogni tanto mi piace raccontare delle cose. Nessuna illusione, non sarà un blog utile e in effetti mi rispecchia abbastanza.

E, per dimostrare subito che questa è la vera provata verità, lo inauguro raccontandovi la mia giornata.
Che poi è una scelta stupida raccontare la mia giornata quando è appena passata l'ora di pranzo, perchè cosa mai può essermi capitato d'interessante fino a quest'ora? Buon senso vorrebbe che aspettassi stasera, per Giove! Forse più tardi avrò qualcosa che valga la pena di essere raccontato...

Però no, ho troppo voglia di sverginare questa pagina.

E allora vi dico che oggi è il primo giorno di lavoro nel nuovo ufficio.
Dovete sapere che qui dove lavoro io si cambiano attività e ufficio come i camaleonti cambiano colore.
Con indolenza e roteando gli occhi, intendo.
D'altra parte fai appena in tempo a scaldare la sedia e a dare all'imbottitura un accenno di forma delle tue chiappe, che subito ti spostano. Ma per fortuna i nostri responsabili hanno compreso il dramma da ROM che viviamo e così ci sono venuti incontro: possiamo portarci dietro la sedia.

Così, seduto nella mia vecchia sedia nella mia nuova postazione che in quanto a visibilità sul resto del mondo ricorda vagamente il confessionale del Grande Fratello, sto qui e apro un blog. Che diamine, ci dovrà pur essere qualche vantaggio a stare in un angolo dove potresti essere morto e se ne accorgerebbero solo perchè non ti vedono più uscire per andare a fare pipì!
La cosa buffa degli spostamenti d'ufficio, qui, è che per qualche giorno se ne parla a tempo perso, si pianificano come una cosa lontana nel tempo, poi una mattina ti piombano in stanza 2-3 ometti affannati (a volte persino degli omoni) perchè bisogna spostare tutto entro un'ora.
Ma come entro un'ora?!
Avete dormito per giorni, cosa succede ora tutto d'un colpo?
Hanno avvistato un asteroide che sta per schiantarsi sulla mia scrivania?
Ma non potete intercettarlo con un'astronave e farlo brillare con un'atomica come farebbe la gente per bene?
No, c'è fretta. Va fatto tutto di corsa perchè poi a fine turno i carrellini dei traslochi ritorneranno zucche.
Ah va bè, e allora noi transumiamo.
...e io mi muovo, tu ti muovi, lui si muove, lei si muove...e gli altri?
Contrordine! Tutto fermo! Aspettiamo fino alla settimana prossima per finire il trasloco che altrimenti guai.
Beh ragazzi, mi spiace per voi, io l'asteroide l'ho scampato. In bocca al lupo a chi rimane, io porto le mie chiappe e la sedia con la forma delle mie chiappe in un'altra stanza...

Questo è il gran balletto che si svolge in questo posto.

Ora io e i miei colleghi siamo separati da un muro, metà in una stanza, metà in un'altra.
E anche dai colleghi che si trovano nella mia stanza sono separato da un muro perchè per ragioni ambientali dobbiamo tenere su delle paratie tra le nostre postazioni. Non mi è tanto chiaro quali siano queste ragioni ambientali, ma si dice abbiano a che fare con la legge 626, la rumorosità del posto di lavoro e con l'accoppiamento del lamantino.

Così, ora, se alzo lo sguardo dal monitor non vedo che una muraglia e se lo alzo dalla muraglia non vedo che il soffitto e quindi, se non sta facendo rumore, non so mai chi sia alla sua scrivania e chi no.
Per aggirare in parte il problema, ogni volta che entro in ufficio mi dichiaro - "ciao, sono io!" - così chi è seduto e non può vedere la porta almeno sa chi è che non disturberà la sua quiete sepolcrale giacendo silenzioso nel proprio loculo.
E il lamantino, felice e indisturbato, potrà continuare ad accoppiarsi là dietro, nel posto vicino alla finestra...

1 commento:

  1. perchè non tenete le scrivanie nei corridoi?
    è più veloce no???

    michelaquelladiieriseraallospettacolodiascaniocelestiniperdimostrarechesonopassatadiquì

    buona giornata

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