mercoledì 29 luglio 2009

Disagi moderni


Io credo che il vero male del mondo moderno siano le scarpe col tacco.
Non le scarpe col tacco in sè perchè loro, poverine, che ne possono? E' come dire che una pistola è cattiva, invece no: è cattivo chi la usa per sparare alla gente. Ma di per sè una pistola ha tantissimi altri usi che ne fanno un oggetto neutrale.
Ad esempio...usata a rovescio col calcio come martello per appendere un quadro...oppure...mmmmm...come fosse una frusta da cucina per fare l'uovo sbattuto.

Insomma, è un discorso banale, sentito e risentito.
Che poi certo che il discorso si risente: se uno gli dice che è banale! E vorrei vedere, se uno venisse lì a dirvi che siete banali vi risentireste pure voi!
Ma non è questo il punto!
Il punto è che le scarpe col tacco diventano cattive se ai piedi di una vecchia ciampornia.

Ciampornia.
Questo termine un po' arcaico e presumo dialettale che qui dove sto io viene usato per definire una signora di mezz'età che ancora si sente giovane e come tale si veste.
Ma che poi di per sè anche il piede della vecchia ciampornia non è cattivo, come non lo è la vecchia ciampornia.
E' tutto un insieme di cose, che rende la scarpa col tacco al piede della vecchia ciampornia il vero male del mondo moderno.
Perchè bisogna contestualizzare.
Non è che sia SEMPRE il vero male del mondo moderno, ma solo in ben specifiche circostanze, ovvero per le scale del posto in cui lavorate all'ora di pranzo.

Chi non vive in ufficio (e ho scritto giusto: vive. Ormai non si tratta più di lavorare. Noi nuovi poveri negli uffici ci viviamo e c'abbiamo la famiglia. Trascorriamo più tempo lì che nella nostra vera casa) non può capire ed è proprio a questo ignorante di ritorno che mi rivolgo per metterlo a parte del dramma.
Ricorriamo all'immaginario popolare: avete presente l'orario di uscita dal lavoro nei film di Fantozzi? Con la gente che si lancia dalle finestre? Ecco, la pausa pranzo funziona uguale.
Arrivi alla macchinetta timbratrice che c'è gente accampata con la canadese. Sembra di essere ad un concerto rock: ho scoperto che per saltare la fila qualcuno manda i parenti a tenergli il posto a metà mattina. Perciò capite da voi che è importantissimo abbandonare l'ufficio in tutta fretta e scapicollarsi giù per le scale il più veloci possibile non appena si approssima vagamente l'ora del pranzo, altrimenti rischi di timbrare l'inizio pausa quando dovresti già essere tornato alla tua postazione con la pancia piena.

E in quei frangenti drammatici non puoi che imbatterti nella ciampornia con le scarpe col tacco.

Ma dico io, ci sono gli ascensori, perchè devi fare le scale? E' uno sport estremo? Discesa libera coi trampoli? Un passo, assestamento, rollìo, testata nel muro, assestamento, un altro passo, assestamento, rollìo, afferra il corrimano, assestamento, un altro passo, assestamento, rollìo, testata nel muro...e via così.
MA ROTOLA, PER DIO!
Ti viene proprio voglia di spingerle! Ma non puoi, perchè poi capace che la vecchia ciampornia si incastra dove le scale girano e poi hai voglia a passarle sopra: la vecchia ciampornia spesso è anche corpulenta!
Quindi ti comporti come se fossi in autostrada: ti ci appiccichi dietro e fai i fari con gli occhi, solo che invece dei lampeggii ti partono delle bestemmie pupillari. Però resti lì, in attesa dello spiraglio, che magari in una curva lei piega un po' di più mentre dà la testata e riesci a svicolarle da sotto l'ascella.

...Che poi la verità è che uno potrebbe anche chiedere "permesso"...
...sì, si potrebbe...
...però volete mettere l'emozione del sorpasso alla Valentino Rossi?!

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