martedì 24 agosto 2010

Corsi (1)


Prende il via da qui il racconto delle mie vacanze estive in Corsica, iniziate due settimane fa e terminate ieri.
Si viaggia in: il sottoscritto, Mostro, un'auto (Saccottina), una tenda, svariate borse, borsoni e valigie, diversi insetti che raccoglieremo lungo la strada.


SABATO, 07 AGOSTO 2010
Partenza prevista: ore 10.00.
Partenza effettiva: ore 10.40.
Ore 10.55: sosta all'autogrill perchè ho fame e devo fare popò.
Ore 11.08: si riparte.
Ore 11.09: ci si riferma. Mi sono ricordato che devo fare benzina.
Ore 11.13: avvistato il Lingotto! Ma com'è che siamo partiti da mezz'ora e siamo ancora al punto di partenza?
Ore 13.00: arriviamo al porto di Vado Ligure per imbarcarci verso l'Ile Rousse. Do prova delle mie grandi capacità d'orientamento - grazie alle quali sono meritatamente noto come Mastro Bussola - affermando: "il porto è ben segnalato" e sbagliando strada appena finita la frase.
D'altra parte il segnale era sì grosso, ma anche ambiguo poichè era stato installato in modo che puntasse di qualche grado nella direzione errata dando l'illusione ottica di dover prendere una strada mentre invece si doveva prendere l'altra e insomma lo sappiamo tutti che non serve avere un segnale così grosso se poi non lo sai usare!

Comunque ce l'abbiamo fatta e al porto siamo i primi della fila. Dato che siamo i primi, effettivamente, la fila non c'è e dato che non c'è non siamo i primi di niente.
Sfigati.
Comunque dopo un po' ci si imbarca.

Ore 19.20: avvistati dei delfini dal traghetto.
Il Lingotto era più grande, ma non saltava.
Dove ci sono i delfini, però, ci devono anche essere le loro nemesi: gli squali! Orribili bestie predatrici!
Tengo gli occhi bene aperti e i piedi lontani dall'acqua. La bottiglia nello zaino è un po' sospetta quindi senza pensarci su due volte la getto fuoribordo, ma siccome sono sul ponte più alto in realtà la getto sul ponte più sotto, colpendo sulla testa un anziano mozzo appoggiato al parapetto.
Mentre perde l'equilibrio precipitando in mare lo vedo che cerca di aggrapparsi furiosamente al suddetto parapetto, ma essendo mozzo non ha le mani e quindi tanta furia è sprecata.

Vabbè, tutti d'accordo che un vecchio handicappato non sia una gran perdita, la nave tira dritta.

Arriviamo a l'Ile Rousse e partiamo alla ricerca di un campeggio. Nel primo non c'è posto, quindi ne proviamo un secondo, il Camping Le Bodri, e qui per fortuna non c'è problema.
Troviamo un grande spiazzo in cui montare la tenda.
Purtroppo ormai è buio e ciò potrebbe complicare le cose, ma grazie ai fari dell'auto, alla sempre ottima torcia a manovella di Decathlon e alla nostra perizia da Giovani Marmotte, montiamo il tutto in men che non si dica e infine, ben soddisfatti di come abbiamo picchettato e messo i tiranti, ci corichiamo tronfi nel nostro equivalente da campeggio della Torre di Pisa.
Buonanotte.


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