venerdì 6 agosto 2010

Un colpo alla ricerca e uno alla botte


Benché in Italia gli investimenti per la ricerca scientifica siano notoriamente molto limitati, secondo un articolo de Il Messaggero i ricercatori italiani sono tra i migliori al mondo per produttività di articoli scientifici e qualità degli stessi.
Purtroppo non sono riuscito a trovare statistiche che confermino la mia teoria, ma ritengo che la maggioranza dei ricercatori italiani siano donne.
Ho dedotto questa teoria dalla semplice esperienza empirica secondo cui un uomo è assolutamente incapace di trovare qualunque cosa in un cassetto o nel frigo.

Provate a chiedere alle vostre parenti, amiche e colleghe: tutte quelle che hanno dei maschi per casa ci sono passate.
Lui: "Dov'è la mia maglietta?"
Lei: "Nel primo cassetto."
...
...
...
...
...
Lui: "Non c'è".
Lei arriva svelta, mette distrattamente una mano nel cassetto, tira fuori la maglietta e se ne va senza proferir verbo.
Lui la guarda come si guarda un prestigiatore che ha appena estratto un ghepardo vivo da un cappello a cilindro.

Io, ad esempio, ho ben fissa davanti agli occhi l'immagine di mio papà che cerca il parmigiano. A casa nostra, da anni, il parmigiano corre a nascondersi non appena il Dottore da Roma apre lo sportello del frigo.
Se guardi bene vedi lo stagionato mascalzone che gli fa i gestacci da dietro il barattolo della maionese poi, appena sente i passi di mia mamma che si avvicina, salta fuori e mio papà fa tutte le volte una figura di niente.
Io il mio frigo lo lascio vuoto appositamente, così al formaggio faccio subito tana.

Alla luce di ciò (del frigo, cioè), mi chiedo come possa essere la vita di laboratorio dei ricercatori maschi e che cosa mai riescano a trovare dopo tanto ricercare.

Ricercatore Maschio: "Dov'è il mio agitatore che devo finire di mescolare i reagenti per la cura contro il cancro?"
Ricercatrice Femmina: "E' di là, sulla scrivania. Quel coso che traballa e fa un rumore del diavolo."
...
...
...
...
...
RM dall'altra stanza: "Non c'è."
RF: "Massì che c'è, guarda bene. Se i reagenti non sono lì sono già nel frigotermostato."
RM dall'altra stanza: "Quello in cui non c'è mai il parmigiano? Guardo."
...
...
...
...
...
RM dall'altra stanza: "Non ci sono".
RF: "Arrivo."
...
...
...
RF: "Eccoli qui. E quest'altro cos'è?"
RM: "SPETTACOLO!!! HAI APPENA RITROVATO LA CURA PER IL CANCRO CHE AVEVO PERSO L'ANNO SCORSO!!!
Ma pensa te, era nel frigotermostato...Dietro al barattolo di maionese..."

2 commenti:

  1. pensa che vita la mia...ricercatrice e a casa con te...mi faranno santa!!!

    Mostro

    RispondiElimina
  2. Claudia la Cameriera6 agosto 2010 alle ore 15:09

    Fantastico, finalmente ho capito come funziona la ricerca!

    Però mio marito controbatte che anche il contributo maschile è importante: dai mucchi di panni sporchi accatastati si ricavano straordinarie nuove sostante da analizzare e sfruttare. Insomma, è un lavoro di echìpp, come dicono i francesi.

    RispondiElimina