venerdì 24 settembre 2010

Si vis pacem, parabrezza


E' di nuovo passato tantissimo tempo dall'ultimo post.
Scusate, ma in questo periodo ho un sacco di cose da fare.
Mangio.
Dormo.
Faccio pipì e pupù.
Lavoro.
E poi un sacco di altre cose che ora è inutile stare ad enumerare.

Ma in mezzo a tutto questo mare di impegni, un qualcosa ha attirato la mia attenzione spingendomi a riprendere in mano la penna e a vergare queste parole sul monitor.
Ora ho il monitor tutto pieno di scritte e sto cercando di ricopiarle con la tastiera, il che non è per niente agevole.

Cos'è stato a turbare la mia inerzia? Una drammatica storia letta sul giornale.
Lui stava con lei, che lo picchiava.
Lei era apparentemente una ragazza normale, come se ne vedono tante in giro, ma di dentro era una di quelle donne violente come se ne vedono tante nel wrestling femminile e nelle svendite speciali ai grandi magazzini.
Era cresciuta in una famiglia in cui il padre era violento, la madre violenta e lei violetta, per le botte ricevute.
Il padre una volta lesse su un almanacco il modo di dire "volere la botte piena e la moglie ubriaca" e se ne innamorò, così decise che da quel giorno quello sarebbe stato il suo motto.

Solo che essendo dislessico lesse le parole tutte mescolate, capì che doveva ubriacarsi e riempire la moglie di botte e così fece di giorno in giorno per diversi anni, con una perizia ed una costanza inimmaginabili per un uomo di così umili origini.

La giovane crebbe quindi in un ambiente decisamente poco cordiale di zuffe e litigi, finchè un giorno non fuggì di casa e trovò asilo in un autolavaggio a gettone, dove si mantenne agli studi sbattendo i tappetini e imparò le arti marziali mettendo e togliendo la cera.

Grazie allo studio e alla disciplina del karate la ragazza riuscì ad elevarsi dal fango della sua vita precedente, ma non si liberò mai del tutto dagli strascichi di un'adolescenza di violenze e così ogni tanto sfondava un parabrezza a calci volanti.

Un giorno si presentò all'autolavaggio un ragazzo della sua stessa età, lui le chiese di togliergli una cacca di piccione dal vetro, lei gli spaccò il parabrezza con un calcio volante e subito i due s'innamorarono l'uno dell'altra.

L'idillio era meraviglioso, se non che ogni tanto lei aveva degli accessi di rabbia e lo sfracassava di mazzate. Magari per cose così, tipo che lui aveva comprato sei panini invece di otto, oppure non aveva riabbassato la tavoletta del water o non aveva risposto al telefono entro il quarto squillo.
Cose così.
E lui, allora, decise di lasciarla.

Il problema era che lei avrebbe potuto reagire male, ad esempio spaccandogli la chitarra elettrica con un calcio volante o uccidendolo con una coltellata nell'aorta.
Era molto brava in questo, perchè nel periodo in cui erano stati assieme  aveva seguito un corso di tecniche di guerra con coltello da cucina.
Lui decise quindi di darle l'addio in un luogo che offrisse il minor numero possibile di armi alle sue mani assassine: un bar o un ristorante non potevano andar bene per niente. Con la scusa di voler comprare un brutto tappeto la condusse all'IKEA e le disse che non l'amava più seduti dentro la vasca delle palline.

Fu un momento di grande commozione: solo le teste dei due sbucavano da quella marea di plastica colorata e mentre tutt'intorno bambini gargiuli giocavano e ridevano lui le comunicava la fine della loro storia.
Lei la prese bene. Cercò di estirpargli la mandibola con un calcio volante, ma ottenne solo di ricreare per un secondo una perfetta immagine dell'elica del DNA umano fatta di palline IKEA.
Poi tutto ricadde su lei che scivolò su una pallina, battè la testa sullo spigolo di un'altra pallina e morì. Una donna che passava di lì per caso esplose per lo sgomento e l'IKEA crollò uccidendo tutti.
Tutti.
Tutti tranne un anonimo giornalista che ha appena fatto in tempo a trascrivere il racconto di questa drammatica vicenda prima che un misterioso calcio volante gli spaccasse il parabrezza del portatile e gli portasse via la vita e il portafogli.

..."tutti"?


2 commenti:

  1. Sembra quasi da cinema, ma descrive il mondo ove anche le donne sanno essere molto violente.

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  2. Bentornato :-D

    Grazie per il commento, CIAO!!! :-D

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