martedì 26 luglio 2011

Mutatis mutandis


La mattina, quando mi sveglio, trovo sempre della biancheria sul comodino. Generalmente mutande da uomo. Ho sempre dato per scontato che fossero mie, considerando che raramente con me dormono uomini nudi e di queste pile di vestiario ho anche parlato qui.

Oggi ho scoperto una ben altra verità.

Il mio comodino è veramente un bel comodino. Come per il tappeto di Lebowski, bisogna riconoscere che dà proprio un tono all'ambiente, sicchè gli sono piuttosto affezionato.
Essendo che negli ultimi giorni avevo notato delle piccole crepe sulla gamba posteriore sinistra e dei piccoli buchetti mi hanno fatto temere per la presenza di tarli, l'ho portato dal falegname.

Il mio falegname è veramente un bel falegname. Uno di quegli uomini di una volta, quelli che si possono in tutta onestà definire scolpiti nel legno, di quelli che con una mano ti alzano la credenza della nonna e con l'altra la nonna. Uno di quegli uomini lì.

Comunque sono andato da lui e mentre stava tagliando una trave di legno da 15 pollici gli ho fatto presente che forse il mio comodino aveva i tarli.
Lui ha commentato che era proprio un bel comodino e io gli ho confermato che a casa mia dà veramente un tono all'ambiente. Ne abbiamo convenuto entrambi e poi lui l'ha preso e l'ha spezzato con una mano come fosse un caco maturo. Con mio sommo sgomento da quel così bel comodino è fuoriuscita una cascata di mutande da uomo di ogni dimensione e colore.
"Come pensavo", ha detto il falegname sollevando mia nonna con una mano e corrugandola. 
"Cosa ci fa mia nonna qui?", ho chiesto io.
"Non ci pensare", ha risposto lui, "ci sono questioni più serie da affrontare. Il tuo bel comodino non darà mai più un tono a nessun ambiente", ha detto serio serio. Poi è scoppiato in lacrime imprecando e maledicendo nel vuoto. Quando si è riavuto mi ha guardato con quegli occhi truciolosi e con una mano da 15 pollici mi ha fatto una carezza sul coppino. L'ha fatto con un qual certo affetto ma anche con la forza di mille braccia, che per 15 pollici a mano fa 15.000 pollici. 
A vedere tutto quello stormir di 15.000 pollici in movimento, svariate centinaia di auto si sono fermate e gli hanno dato un passaggio.
Mentre il falegname andava via verso lidi a me sconosciuti, mia nonna mi si è avvicinata - ancora parecchio corrugata - e con la saggezza di un'anziana mi ha spiegato che a volte il legno, in particolar modo se vecchio e trattato con composti chimici a base di solfiti, in alcuni specifici casi di caldo secco può generare muffe e/o mutande.

E la morale di questa storia è che ora devo trovare un nuovo comodino e un posto dove comprare le prossime mutande.


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