mercoledì 23 dicembre 2009

Di cavalli, neve, culi e ciclopi


Oggi ho litigato con un tipo. Beh, litigato è un termine un po' forte per quello che è successo, anche perchè chi mi conosce sa che difficilmente perdo le staffe.
E' successo una volta sola e non sapevo dove tenere i piedi, il cavallo ad un certo punto mi è scappato di sotto e senza cavallo non avevo nemmeno un posto per attaccare le gambe, quindi stavo coi piedi e le gambe ciondolanti nel nulla e provatevi voi a cavalcare così!
Situazione incresciosa davvero, per cui da allora sto molto attento a che non mi capiti più.

Comunque, considerato che c'è la solita emergenza neve, non capisco perchè la gente guidi in un certo modo. Dico io, ok che non sai che sta arrivando l'inverno, d'altronde non è che capiti sempre nello stesso periodo e ci si possa preparare per tempo (qui da noi, poi, l'inverno è arrivato proprio improvvisamente: un giorno eravamo ancora in autunno e il giorno dopo, di colpo, era inverno!), ma, anche se non lo sai, poi ti accorgi che nevica e stai più attento.
L'aderenza, per Giove! Lo sai che con la neve hai meno aderenza! Ma no, c'è gente che guida come se avesse il gatto delle nevi. Questo qui in particolare aveva la panda e la usava come fosse un panda delle nevi.

Il panda delle nevi è un animale particolarmente sfuggente e difficile da gestire, perchè bianco su bianco gli vedi solo gli occhi e il culo.
Se ha la testa girata gli occhi nemmeno li vedi e spesso t'accorgi della sua presenza quando è troppo tardi.
D'inverno c'è pieno di cinesi divorati da culi.

Comunque entro in una rotonda con la mia macchinina, piano piano come si conviene quando il fondo è sdrucciolevole e questo tipo con la panda delle nevi che mi arriva alle spalle cerca di infilarsi a tutta birra alla mia sinistra, non frena e girando stretto mi tampona sul posteriore.
Al che ci fermiamo, scendo dalla macchina e vado subito a sincerarmi delle condizioni dell'auto: nel marasma di righe e segni che già ci sono non noto nulla di nuovo e anzi approfitto per concludere una partita a tris dimenticata lì sulla carrozzeria dopo una serata di bisboccia. Tuttavia, il comportamento del tamponatore è stato biasimevole pertanto, mentre mi giro per guardarlo in faccia, comincio a dirgli con riprovazione: "vabbè, successo niente. Però quando la strada è bagnata, occhio eh!".
Lo guardo.

Ha un occhio di vetro.



Sì, però non è che questo giustifichi una guida disattenta...

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