giovedì 15 ottobre 2009

L'anello di Re Salomostro


Voi ce l'avete un cane?
Se non ce l'avete non riuscite neanche ad immaginare le gioie che può dare un animale domestico.
Io ce l'ho. Si chiama Ivan. Ivan Ilterribile, se vogliamo dire nome e cognome. 
Ho scoperto che è un uso relativamente comune quello di dare ai cani nome e cognome, e comunque Ivan Ilterribile non è peggio di Triglia Trombetta.
Lasciando da parte la questione del nome, Ivan è il mio cane.

E onestamente nemmeno io riesco ad immaginare quali gioie possa dare un animale domestico.

Ivan non è un cane, è il Keyser Söze dei cani. E' un mostro. E' il bruco nella mela del mondo. Se Satana possedesse un cane, quel cane avrebbe paura di Ivan.

Ricordo ancora la prima volta che lo vidi. Avevo deciso di prendere una bestiola che mi facesse compagnia tanto nelle fredde sere di inverno quanto nelle afose notti d'estate. Inizialmente avevo preso due bestiole: un visone per le fredde sere e uno struzzo per le afose notti. Poi ho scoperto che abbracciando il visone non stavo affatto al caldo e quello stupido struzzo tutto faceva eccetto che sventolarmi con le sue piume.
Però metteva la testa nel vaso della begonia che era una bellezza da vedere!

Liberatomi di queste due palle al piede decisi quindi per un cane. Al canile c'era l'imbarazzo della scelta e vagavo da un recinto all'altro in cerca di due occhi che mi facessero innamorare. 
Ed eccoli lì! Ad un certo punto mi vidi correre incontro questo batuffolo lanoso con le orecchie scese, la lingua di fuori, le zampotte grasse, l'andatura dondolante e scoordinata...come non adorarlo dal primo istante? E mentre stavo dall'altra parte della rete a guardarlo scodinzolare verso di me, Ivan lo sbranò. 
Che tenerezza! 
Ivan era leggermente più piccolo del batuffolo suddetto, ma per Giove che carattere!
Lo adottai subito e me lo portai a casa, dove dimostrò immediatamente di che pasta era fatto ingoiando il telecomando.
Da allora quando abbaia cambia canale. 

Sono passati anni da quel giorno felice e non ho mancato di pentirmi un singolo giorno.
Al garrese Ivan non è altissimo, solo che ha imparato ad alzarsi in piedi come gli orsi, così può masticare i lampadari.
Mio papà si lamenta sempre che nelle stanze tengo appese le lampadine nude, ma è solo perchè quello che c'era intorno se l'è mangiato lui. 
Non mio papà, Ivan.
Le lampadine invece le lascia, a meno che non siano a risparmio energetico perchè per un fatto di linea non vuole buttar dentro troppe calorie.

Una volta ha dormito per tre giorni di fila. Davvero! Ero quasi preoccupato, finchè non ho avuto bisogno dell'armadietto dei medicinali e ho scoperto che non c'era più.
Secondo la veterinaria qualcosa tra lo sciroppo per la tosse, le aspirine, gli antidolorifici, gli antifebbrili, l'antiacido, la pomata cortisonica, la pomata per le ustioni, la crema per le contusioni, il collirio, il disinfettante, l'acqua ossigenata, il cotone idrofilo, i cerotti, le garze sterili, i guanti monouso, il termometro, le forbicine, la borsa per l'acqua calda, il ghiaccio istantaneo, l'armadietto di metallo e l'intonaco gli aveva fatto male.
Il mercurio del termometro, ho sempre pensato io.
Comunque il quarto giorno mi ha vomitato sul tappeto ed è tornato come nuovo.
Anzi, ancora più vivace: ha mangiato la veterinaria e poi ha sfondato la porta finestra per andare a giocare in giardino.

Ogni tanto mi domando come sarebbe la mia vita senza Ivan. 
Probabilmente più felice, mi dico. 
Poi lui mi guarda con quegli occhi che in fondo sono ancora quelli di un cucciolone, fa la cacca per terra, la mangia, poi mi salta addosso e mi lecca la faccia.
E tolgo il "probabilmente".

2 commenti:

  1. Grande Miki :)

    Claudia (la cameriera)

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  2. Grazie, Claudia.
    Sono contento che apprezzi: ho sempre paura che mi piova in testa un boccale di birra da un momento all'altro :-)

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