martedì 30 marzo 2010

Ufficiosa sedizione


Il Lamantino è stato di cattivo umore in questi ultimi giorni. E' anche comprensibile, per carità, non è che la vita d'ufficio sia fatta solo di gioie. La nostra, poi, di gioie ne ha proprio pochine: stai chiuso tutto il giorno in un loculo che non sai se il tuo vicino sia morto o vivo, a meno che non cominci a puzzare.

E anche in quel caso non è mica sempre morto, a volte è solo sporco.
Questo è un problema che almeno col Lamantino non si verifica mai: essendo un pesce sta sempre in acqua, quindi è pulito. Che poi forse non è nemmeno un pesce, se vogliamo essere precisi, ma un mammifero.
Questi però sono sofismi inutili, io ho imparato da mia nonna la comoda semplificazione per cui ogni cosa viva in acqua è un pesce. Lei è così, ama facilitarsi la vita: le cose che volano sono uccelli, le cose che vivono sott'acqua sono pesci, le cose che camminano sono bestie o uomini, le cose elettroniche sono miracoli o demoni, dipende da quanto rumore fanno.
Credo che la sua sia una teoria figlia della guerra, quando non è che potessi stare tanto lì a discutere sulle cose inutili: mentre decidevi se quello che avevi nel piatto fosse un pesce o un mammifero, ti poteva cadere una bomba sulla testa.

E così, per me che sono uno che ha fatto la guerra di terza mano, il Lamantino è un pesce.
Oltre che un collega.

Comunque, avevo cominciato a spiegare, il Lamantino è stato di cattivo umore in questi giorni.
L'origine sta tutta in uno di quegli avvenimenti che solo chi vive la maggior parte della sua vita tra scartoffie, lumicini sulla scrivania e macchinette del caffè potrà comprendere: qualcuno gli ha spostato lo schienale della sedia.
Lo so che sembra una facezia, ma vi posso assicurare che non è così. Avete idea di quante settimane di test su animali ed esseri umani ci servono per trovare la posizione ottimale?
Avete idea di quanti mal di schiena, mal di gomiti, cervicali, ginocchi della lavandaia dobbiamo affrontare finchè non troviamo quella perfetta inclinazione in grado di virare il grigio di una giornata di lavoro in un...beh...sempre grigio, ma un po' più chiaro?

Il Lamantino ha la fortuna di non avere nè ginocchia nè gomiti, ma la pinna caudale tondeggiante viene difficile da sistemare nel rispetto della legge 626.
E così una mattina, arrivando in ufficio, ha fatto per sedersi sulla sua seggiola e, appena si è appoggiato, lo schienale spostato all'indietro ha fatto sì che si sbilanciasse con mulinamento delle pinne pettorali, scatto verso l'alto della caudale, rovesciamento del capo dalla quarta vertebra in su, demi-plié, bestemmia, capriola all'indietro e caduta rovinosa con sfondamento del pavimento e incastro dell'adipe ad altezza ventre.
Sostanzialmente, dalla mia postazione vedevo una coda fuoriuscire dal pavimento e agitarsi convulsa.
Dal piano di sotto invece sentivano molto bene le bestemmie.

Ancora non si è scoperto chi sia stato così incauto da incidere sul delicato equilibrio del suo schienale, nè siamo ancora in grado di definire se sia stata solo una drammatica leggerezza o un attentato premeditato.
Comunque da quel giorno il Lamantino si porta la sedia a casa tutte le sere e per uno che non ha le mani non è mica facile.

Possiamo biasimarlo se è di cattivo umore?

0 commenti:

Posta un commento