giovedì 12 novembre 2009

Giuro sulla testa dei miei figli che ne dimostrava molti di più!


Dato che Papi ha partecipato alla festa dei 18 anni di Noemi, io rilancio con questo.
Perchè modestamente anch'io...nel mio piccolo...

Martedì sera:
FESTA DEI 18 ANNI di NAIMA
Appuntamento in un locale di Piazza Castello per le 21.
Sono puntuale.
Strano.
Forse perchè per non perdere tempo lascio la macchina con noncuranza nel parcheggio dei taxi, fingendo di non vedere i cartelli "rimozione forzata", "divieto di parcheggio", "non ci pensare nemmeno", "pericolo di morte".

Arrivo al locale in perfetto orario e lì inizia l'attesa dell'amico Pulizio (da me proditoriamente imbucato, senza nemmeno dirlo alla festeggiata) che ha chiamato 15 minuti prima dicendomi che stava parcheggiando.
Evidentemente è più sensibile di me ai cartelli, perchè dopo altri 15 minuti ancora non è arrivato.
Ma non è un problema, in fondo non fa nemmeno tanto freddo...

Pulizio arriva giusto in tempo per aiutarmi a dare gli ultimi ritocchi alla scultura di ghiaccio, quindi scacciamo gli orsi polari che bivaccano davanti all'ingresso ed entriamo nel locale.
L'arrivo a quest'ora implica che ci verrà offerta la cena.
Pulizio è intimidito perchè gli sembra di andare a sbafo; io sono contento, perchè SO di andare a sbafo.
Conosciamo un po' di gente simpatica: compagni di scuola della festeggiata, una ragazza identica ad un amico (!) di Pulizio, un eschimese che si è imbucato per sfuggire agli orsi, un'altra ragazza che credo non abbia mai sentito nominare la parola "deodorante".
Nel complesso non è una brutta cena.
Dopo suona un gruppo dal vivo.
Nel complesso non è un brutto complesso.
Però nessuno balla. Persino io resto seduto al tavolo, anche perchè l'eschimese mi ha arpionato alla sedia per rubarmi l'antipasto di salmone, ma tempo un'oretta riesco a trascinarmi fino al bancone del bar e ad ordinare un drink.
Il barista mi prende in giro perchè gli chiedo una cosa bella forte: "ma poi mi riconosci?"
Mi auguro di no, perchè è di una bruttezza rara.

Trascorro un po' di tempo nei paradisi artificiali dell'alcool, dopodichè arrivano altri miei amici che, al pari di Pulizio, non erano affatto invitati e si decide che la festa langue, quindi meglio mollar tutto e spostarci in discoteca.
Usciamo, ma il buttafuori fa storie perchè se mi voglio portar via la sedia la devo pagare.
Gli spiego la questione dell'arpione, ma lui continua a sbraitare. Per fortuna è stato investito da un traino a 8 di husky diretti verso il Klondike, altrimenti non me ne sarei mai liberato.

Arriviamo in discoteca, lascio la giacca, l'arpione e la sedia al guardaroba e mi tuffo in pista.
Viaggio sulle note dei Linkin Park, dei Chemical Brothers, dei Fratelli di Soledad, quindi viaggio verso un divanetto con il ginocchio gonfio come un pallone aerostatico e il menisco divelto.
Resto lì fino a circa le 4, poi si fa ora di tornare.

Mi dirigo zoppiccando verso la macchina, che è rimasta sola sola nel parcheggio dei taxi e qui litigo con un tipo borioso perchè pretende che lo porti all'Hotel Splendor.
Se sono nel parcheggio dei taxi, insiste lui, è evidente che sono moralmente obbligato ad offrire il relativo servizio. Io sono stanco morto e non ho alcuna voglia di tirare in lungo questa discussione, vorrei solo andare a casa e mettermi a letto e se il bifolco non fosse così aggressivo l'avrei già fatto.
Invece no, questo tipo merita una bella lezione.
Lo porto all'hotel sbagliato.

Finalmente, verso le 5.30 sono a casa. Poche ore e si va a lavorare.
Mi abbandono tra le braccia di Morfeo, mentre la sirena di una baleniera in caccia mi saluta dal Po...

3 commenti:

  1. "Se sto nel parcheggio dei taxi, insiste lui, è evidente che sono moralmente obbligato ad offire il relativo servizio".

    Ma ovviamente. È un po' come per i cartelli dei parcheggi per i disabili, quelli che dicono "se prendi il mio posto devi essere pronto a prendere il mio handicap". Per i tassisti è la stessa cosa :P

    Ciao Miki, sempre spassoso!

    Claudia

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  2. meno male che non ho parcheggiato sui binari del tram, altrimenti mi sarebbe toccato portare in giro 50 persone! :-)

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  3. Se parcheggiavi sui binari del tram, più che altro poi erano le cinquanta persone che portavano te. Due alternative:

    1) portavano te - o almeno la tua auto - allegramente spiattellati sulla facciata del tram, a mo' di decorazione natalizia fuori stagione ma non troppo;
    2) portavano te - sollevato di peso - e ti buttavano nel Po per punirti di aver bloccato il tram per quattro ore a fila.

    Vedi un po' te quale preferisci...

    Claudia

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