domenica 15 novembre 2009

Odio le gare. Preferisco essere legato

Contest Blografando-1° edizione
Contest by Blografando & Adelebox


Io non sono un tipo competitivo. Da bambino ero timido e gareggiare non è certo il modo migliore per passare inosservato: se vinci, beh, hai vinto e tutti ti fanno i complimenti. Se perdi, beh, sei una schiappa e ti tirano le pietre.
Sì va bene, in genere nessuno ti tira davvero le pietre, a meno che tu non sia un uomo delle caverne e stia partecipando alle Troglolimpiadi.
Le facevano, eh, non crediate di no. Gli archeologi hanno rinvenuto fior di attrezzature sportive, tutte di pietra, intagliate nella selce.
C'erano le pietre lunghe che fungevano da giavellotti, le palle di pietra che servivano per il lancio del peso e addirittura delle pietre quadrate che servivano per il lancio del disco. Quadrate perchè se non avevano ancora inventato la ruota figurarsi se avevano inventato il disco, che tanto senza il giradischi non sarebbe comunque servito a nessuno.
E come lo incidevano, poi, un disco di pietra? Ci vuole la punta di diamante e vagliela a fare, la punta, ad un diamante! Ci vuole il temperamatitedidiamante pure lui di diamante! Insomma, un casino...

Sia come sia, se perdevi alle Troglolimpiadi, dicono gli archeologi, ti sommergevano sotto una gragnuola di pietre, a spregio.
Se vincevi, invece, ti mettevano al collo una gigantesca medaglia d'oro. Di pietra.
E ti cingevano anche la testa con una ricca corona d'alloro.
Di pietra.
Gli archeologici dicono che è difficile capire dai resti chi avesse vinto e chi perso, perchè in ogni caso giacevano sotto una gragnuola di pietre.

Ad ogni modo, non è di questo che vi volevo parlare. Vi volevo spiegare perchè io, che non sono competitivo, ho lo stesso deciso di concorrere a questo contest.
Oggi le gare si chiamano così.
Contest.
Quindi non sto gareggiando, sto contestando.

Ecco, il fatto di contestare ancora prima di aver perso mi mette a disagio, ma di questi tempi in cui tutti van di fretta capisco che sia un risparmio di tempo: dato che può vincere solo uno, fra tutti i contestatori a priori solo quell'uno, a posteriori, dovrà ritrattare la contestazione. Per tutti gli altri resterà valida.
Capite da voi quale evoluta forma di ottimizzazione temporale sia questa...
Ma sto divagando, mi rendo conto.

Quello che vi volevo spiegare è che esiste questo contest lanciato dal blog Blografando, per cui il "messaggio pubblicitario" più carino, vincerà in premio una grafica per il blog personalizzata.
La roba forte di questo "messaggio pubblicitario" da scrivere è che si tratta di un meta-messaggio autoreferenziale, perchè pubblicizza l'esistenza del contest, cioè, in effetti, il motivo dell'esistenza di se stesso.

Se capite cosa voglio dire spiegatemelo, comunque direi che se non è un genio chi ha avuto la pensata, sono un genio io che gliel'ho appena suggerita.

Insomma, il tempo stringe, ma fino alle 23 di domenica 15/11 potrete partecipare inserendo sul vostro blog un messaggio in cui parlate del suddetto contest, cercando così di accaparrarvi il template personalizzato in palio.
Le regole del gioco le trovate qui.

Confesso che mi piacerebbe proprio vincere, perchè l'unica cosa più bella di scrivere post deliranti su di un blog è scrivere post deliranti su di un blog infarcito di zampe di ippopotami, zanne di ippopotami, narici di ippopotami, orecchie di ippopotami, culi di ippopotami e animazioni di ippopotami cadenti.
Cara Adele di Blografando, sei avvertita: nel caso vincessi, sai a cosa andrai incontro.

Se invece dovessi perdere contesto.
Ma in entrambi i casi niente pietre, grazie.

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