mercoledì 9 settembre 2009

THREE DAY AFTER - Una storia postatomica


Non tutti i miei affezionati lettori sanno che amo i giochi da tavolo.
Non tutti i miei affezionati lettori sanno che perdo quasi sempre, ai giochi da tavolo.
Non tutti i miei affezionati lettori sanno che a volte, dopo aver perso ad un gioco da tavolo, mi viene da scrivere un report della partita che metta in luce quanto io sia stato sfortunato e come ne sia, in fondo, il vincitore morale.
Questo qui sotto è uno di quei report.


Tre sere fa ho partecipato ad una bella partita ad Alta Tensione.
Una bella partita perchè su sei giocatori ben quattro sono arrivati in parità, una giocatrice alle prime armi un po' indietro e un giocatore navigato indietrissimo.
Io ero quel giocatore.
Che poi, vabbè, indietrissimo è esagerato. Indietruccio.
Ho purtroppo pagato una scelta coraggiosa ma impopolare e costosa effettuata nei primissimi turni e, soprattutto, il fatto di essere il primo di mano al primo turno. Si sa che in questo gioco il primo di mano è svantaggiato, e infatti poi ho perso miseramente. E d'altronde gli ultimi saranno i primi, i primi saranno gli ultimi e quindi quelli di mezzo rimarranno al loro posto. Si vede chiaramente come essere il primo sia la situazione peggiore.

Per questo report userò dei nomi fittizi per nascondere i nomi veri: Panci lo chiamerò Giorgio, Giorgio lo chiamerò Giovanna, Giovanna la chiamerò Paolo, Paolo lo chiamerò Giulio e Giulio lo chiamerò Panci.

Alla prima asta ho deciso di puntare subito sull'energia pulita: banditi carbone e olio, lancio una campagna per il riciclo della monnezza e apro nel centro di Napoli la cosiddetta "Centrale a zozzeria".
Gli altri, banali e pavidi!, puntano invece sulle più classiche risorse fossili, eccetto qualcuno che decide di sfruttare l'energia della natura: piazza un mulino a vento nella pianura tedesca e inizia a produrre wurstel di segale.
Dal canto mio, oltre ad essere il primo ad accattarsi una centrale farlocca (illumina una casetta sola e la spazzatura al momento non è tanto a buon mercato: la camorra vuole il pizzo) sono anche l'ultimo a piazzarmi sulla mappa e mi ritrovo in una zona in cui i collegamenti sono costosi: fra una città e l'altra ci sono un sacco di montagne, terreni friabili e franabili, burroni, fossati con coccodrilli e tutto questo genere di cose.
Così, mentre gli altri fanno i palazzinari, io arranco tra la mia spazzatura e la mia unica casetta.

Al secondo giro tento il colpo gobbo: mentre tutti acquistano centrali eoliche con connesso gran giramento di pale, io dò la svolta alla mia partita e - seguendo il moderno piano del Governo - acquisto una centrale nucleare di seconda mano dalla Bulgaria.
La cosa bella del nucleare è che all'inizio è sì costoso, ma poi la luce della
vostra casa prende quella bella virata sul verde fosforescente che la rende
molto trendy. Comunque, l'ingente spesa per la centrale mi limita nell'apertura di ulteriori cantieri e resto con la mia unica casetta mentre il resto della mappa comincia ad affollarsi come Rimini al 15 d'agosto.
A questo punto succede l'imponderabile e in uno o due turni successivi ci ritroviamo sul mercato un'altra centrale nucleare nuova nuova che è in offerta speciale e insieme ti danno anche due tonnellate di uranio impoverito. Tutti i miei piani di monopolio atomico improvvisamente vacillano. Se mi ritrovo con un concorrente non sarà più così economico fare incetta di testate nucleari dismesse dai paesi dell'ex unione sovietica, pertanto investo tutti i ricavi delle mie discariche abusive (nel frattempo sono diventato anche camorrista) per accaparrarmi pure questa, anche se, avendo costruito pochissimo, al momento mi servirà solo per stoccare delle partite di patatine scadute.
Ciò mi lancia nel firmamento di quelli che vengono guardati con aria interrogativa dagli altri giocatori mentre commentano "non capisco la tua strategia".
Certo che no, non c'è niente da capire! Qualcuno la definisce strategia del "a ca$$o di cane" e non mi sento di dargli torto.

Quando finalmente comincio ad introitare un po' di ricavi e a costruire casette a tutto spiano sono ormai indietro di almeno un paio di turni rispetto agli altri, che fanno il bagno nelle loro piscine a forma di dollaro e costruiscono ridenti centri come Amburgo14, quartiere residenziale a soli 770km da Amburgo, ad appena 5 minuti da Monaco di Baviera.
Finiamo così la partita con 4 giocatori a pari merito che possiedono 17 casette e ne illuminano 16, una giocatrice alla sua prima partita subito dietro e ultimo io, fermato proprio quando sto decidendo di cambiare strategia e puntare tutto sul carbone.
Peccato perchè sono sicuro che lì ci sarebbe stata la svolta.

Fatto sta che, alla fine, tra i pareggianti l'ha spuntata Giorgio perchè aveva nascosto qualcosa come ben 14 elektron nel suo conto in Svizzera, mentre Giovanna ne aveva 9, Giulio 2-3 e Panci era stato appena scippato del borsello*.

Comunque, anche se ho perso come un demente, non rimpiango nulla di ciò che ho fatto. Tornassi indietro rifarei tutto allo stesso modo, fiero di aver dimostrato coraggio e intraprendenza in un ambiente reazionario ed ingessato come quello dei costruttori di centrali elettriche.
Ora scusate, ma vado a fare merenda con la mia canonica barretta di uranio ai cinque cereali.


* Vi ricordo che sono nomi fittizi. Per sapere davvero com'è finita dovete fare l'equivalenza che ho spiegato all'inizio.

2 commenti:

  1. prova con Terzomondopoli magari ti andrà meglio...

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  2. O magari con Hammer of the Scots...
    (Giorgio)

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