martedì 1 settembre 2009

Il rapporto Pellicano

Stamattina mi è capitata una cosa meravigliosa mentre andavo a lavorare.
Passavo in un vicolo buio come faccio tutte le mattine da un anno a questa parte, quando ho sentito delle strane grida belluine.
Non che questo mi abbia colpito più di tanto, perchè non sapendo in effetti cosa significhi "belluine" non ho pensato "che strane grida belluine", ma solo "che strane grida X".
Mi fossi reso conto che erano belluine sicuramente mi sarei preoccupato assai di più.

Invece, semplicemente un po' incuriosito, mi sono appropinquato nella direzione di quella che pareva essere la fonte di cotal grida.
Immaginate la mia sorpresa quando ho visto un pellicano accerchiato da un gruppo di gatti da diporto che lo pungolavano minacciosamente con degli acciarini.
Ho immantinente afferrato un vecchio con deambulatore che passava di lì per caso e, mulinatolo come il magico Mjolnir di Thor, l'ho scagliato su quello che mi sembrava essere il capo degli aggressori.
Cioè il pellicano.

Sì sì, lo so, ammetto l'errore, ma a mia discolpa va detto che la mattina quando vado in ufficio non sono mai tanto sveglio. Di solito comincio a connettere solo dopo essermi fatto portare dal bar un cappuccino, cioè intorno alle 10. Poichè entro in ufficio intorno alle 9 si evince, da ciò, che la prima ora del mio lavoro la trascorro dormendo, il che comunque non mi impedisce di fare quello che devo fare con precisione ed efficienza, solo che poi non me lo ricordo.
Fatto sta - tornando nel vicolo buio - che vedendo il pellicano tramortito incastrato nel deambulatore i gatti han fiutato la mala parata e, spaventati dal mio sguardo un po' assassino e un po' poeta, se la sono data a gambe.
Il pellicano mi è stato molto grato, mentre il vecchio col deambulatore un po' meno. Il vecchiardo si è alzato faticosamente da terra e mi si è fatto vicino minaccioso. Ho provato a fingermi morto sperando che mi lasciasse stare, ma a nulla è servito.
Per fortuna il pellicano, vedendo me - il suo salvatore! - in periglio, si è slanciato fulmineo sull'anziano e l'ha divorato.
Indi mi ha salutato con una vigorosa e maschia stretta di mano ed ognuno è andato per la sua strada, con la consapevolezza di aver guadagnato un nuovo amico.

Se ci pensate è bello che possano accadere di questi fatti nelle nostre città, in cui spesso e volentieri nemmeno conosciamo il vicino di casa.
Vi invito a rifletterci su.

2 commenti:

  1. L'eventualità malaria, che pareva scongiurata, torna prepotentemente a farsi largo. Leggo infatti sul sito del Ministero della Salute che "...il Plasmodium falciparum (l'agguerrita zanzara untrice, n.d.a) può anche attaccare il cervello e dare luogo alla forma più devastante di malaria, la “malaria cerebrale” o “perniciosa”, che dagli stati di confusione e delirio può portare al coma e, se i sintomi vengono trascurati, alla morte."
    Se al tuo palese stato di deliro da pellicani sommiamo l'ora di coma che ti assale ogni mattina in ufficio, si deduce con relativa certezza che questo blog è lì lì per chiudere.
    Mi mancherai. Eri come un fratello.
    Ah, per gli amanti delle congiunture bizzarre aggiungo che se è vero che le zanzare si sterminano a spruzzi di DDT, è altrettanto vero che alcuni uccelli predatori - e tra questi proprio il pellicano - sono danneggiati dal DDT, che impedisce loro la deposizione di uova normali. Il guscio dell’uovo, insomma, è così sottile che le uova e gli embrioni che si sviluppano al loro interno vengono schiacciate dai genitori, nel nido. Che fine orrenda, no?
    Addirittura pare vi sia stato un periodo, in Italia, in cui alcune popolazioni di falchi cacciatori e di pellicani quasi si estinsero a causa dell’effetto del DDT.
    Zanzare e pellicani! Non è incredibile come tutto torni?
    Ma non è tutto! Quando il mio delirante fratello accenna al martello di Thor, che di fatto è una sorta di ascia bipenne - apre altri inquietanti scenari! Sapevate infatti che nelle lingue orientali la parola "ascia" origina dal termine "peleku"? Peleku!!! Non vi sembra che suoni un pò come pellicano?
    Quante cose incredibili si agitano ancora nella mente moribonda di mio fratello. Fremo di orgoglio.

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  2. Sono fremente anch'io, ma di contentezza perchè il mio adorato fratello - avercene altri, di fratelli come lui! Non ne ho mai basta! - si dedica all'esegesi dei miei deliri e dei miei deliqui, anche se i deliqui durano solo finchè non arriva il cappuccino.
    Fratello e cappuccino! Non è incredibile come tutto torni?

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